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#STEP 11 - La tassonomia della cosa

Una delle vie per creare una tassonomia legata alla Nutella è sicuramente passare in rassegna ciò che dalla metà del 1900 l'ha contenuta e portata nella case delle famiglie di tutto il mondo: bisogna infatti far notare che il vasetto di Nutella che oggi tutti conosciamo non è sempre stato così.

Come riporta il sito ufficiale del nostro prodotto dolciario, la prima "Nutella" chiamata ancora"Giandujot" era nella forma di un panetto, in modo da poterla tagliare e gustare su una fetta di pane. L'involucro di tal panetto lo si può apprezzare nella foto sottostante.
Gli anni passano e quello che in origine nasceva come panetto, in pochi anni diventò una pasta spalmabile, la "Pasta Giandujot" o "Super Crema" in un contenitore tutto nuovo: evidentemente, il contenuto più cremoso non permetteva più un generico involucro, ma necessitava di un barattolo: nasceva così la prima vera antenata della Nutella che oggi tutti conosciamo.

Dopo alcuni anni, il barattolo assomiglia sempre di più a quello che tutti conosciamo e conseguentemente anche il logo: questi sono gli anni in cui la Nutella inizia il suo esplosivo inserimento nelle colazioni a internazionali e quindi necessitava di un marchio ben riconoscibile a chiunque.
Negli anni successivi la formula del barattolo venne mantenuta e questa, conseguentemente con la creazione di un logo sempre più lineare e pulito non fece altro che aumentare la popolarità e l'unicità del prodotto.



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#STEP 33 La sintesi finale

Dopo alcuni mesi di lavoro, di studio e di ricerca si è giunti al termine di questo percorso incentrato, nel caso di questo blog, sull' oggetto " Nutella ". Tale oggetto che l'intero globo conosce è stato approfondito in ogni sua sfaccettatura, dalla sua composizione alla sua popolarità, dalla sua presenza anche nell'arte , per nulla scontata, al ruolo che esso ha assunto nella società, da semplice crema a simbolo di uno stato famigliare per poi giungere alla creazione di un vero e proprio abbecedario . La scelta di tale oggetto agli inizi di settembre è stata una diretta conseguenza della scelta del luogo , Alba , città dalla quale sono sempre rimasto particolarmente affascinato per la sua storia direttamente intersecata con il  mito , per i suoi scrittori tra cui Beppe Fenoglio (il cui libro più conosciuto, "il partigiano Jhonny", fu anche messo in scena in un film , proprio ambientato ad Alba) e anche per un particolare amore per la nocciola

#STEP 25 La cosa a casa

La Nutella costituisce quello che in letteratura e in altri contesti si definirebbe il "leitmotiv" delle colazioni e merende italiane e non solo. è difficile e veramente raro che almeno una volta nella vita la Nutella non si sia trovata sui vostri scaffali o credenze e che con essa abbiate dato avvio alla giornata, magari con una croccante fetta di pane tostato. In riferimento anche alla mia personale esperienza posso garantire che un vasetto di Nutella non sia mai mancato in casa mia, mai però utilizzata a colazione, bensì durante la pausa pomeridiana. A molti di noi sicuramente la sopracitata crema di nocciole riporta alla mente ricordi ancestrali, ricordi legati alle merende con gli amici e, perchè no, alle scorpacciate direttamente dal barattolo senza che la mamma ne fosse al corrente. Come accennato precedentemente, almeno un vasetto in casa non può mai mancare: che si trovi in cantina o sulla credenza, l'essenza della nutella, che, come rimembra lo spot pub

#STEP 9 I nomi della cosa

In questo Post vorrei analizzare nel profondo la cosa da me scelta, andandone a studiare il suo nome. La "cosa", normalmente, possiede un nome in ogni lingua, ma nel caso da me scelto l'analisi va maggiormente approfondita: se ci riferiamo alla cosa generica, e quindi alla "crema spalmabile", i nomi sarebbero chiaramente infiniti, ma nessuno o forse in pochissimi nel mondo si riferiscono alla Nutella con questa nomenclatura. Per convincersi di ciò é sufficiente osservare una delle tante pubblicità del prodotto.  Quello in cui si evidenzia maggiormente questa unicità del nome si può vedere in  "Nutella e i bambini del mondo", una storica campagna pubblicitaria costituita da 12 foto rappresentanti bambini di altrettanti paesi diversi, pubblicata dal 1979 al 1984 su Topolino in cui tutti pronunciano la frase "Nutella é buona". Come riporta la pubblicità, nonostante il cambio di luogo e di lingua  la parola "Nutella" rimane assolu